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Servizi igienici in cantiere: quanti devono essere!

Introduzione

Ogni cantiere deve disporre di un numero di servizi igienici sufficiente a soddisfare le necessità del personale che vi lavora. 

È il datore di lavoro a dover provvedere all’installazione, assicurandosi che i presidi igienici rispettino le regole di conformità indicate nelle normative nazionali ed europee vigenti in materia.

Nei cantieri, i servizi igienici sono rappresentati dai bagni chimici, che sono molto più semplici da installare perché non hanno bisogno di allacci fognari per poter essere utilizzati.

La legge stabilisce, al momento dell’apertura del nuovo cantiere,  l’obbligatorietà d’installazione, qualora non siano presenti altre strutture igienico-sanitarie da poter utilizzare.

Essendo dispositivi sanitari di carattere temporaneo, possono essere posizionati in qualunque contesto, non richiedono particolari attenzioni e sono una soluzione molto più economica. 

È importante conoscere la normativa che regola l’installazione dei servizi igienici nei cantieri, al fine di evitare di commettere violazioni e incorrere in sanzioni pecuniarie o, in alcuni casi, penali, con l’arresto fino a 2 mesi. 

Normativa di riferimento per l’installazione dei bagni chimici nei cantieri

Le norme che regolano l’installazione dei WC chimici nei cantieri sono contenute nel D.Lgs. 81/2008 nell’allegato XIII: “Prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere”.

Al suo interno vengono indicati gli standard di pulizia da rispettare e il numero di bagni chimici da installare nel cantiere.

Nello specifico, la normativa dispone che in ogni cantiere deve essere presente almeno 1 bagno per 10 lavoratori e che i wc chimici devono avere caratteristiche tali da minimizzare il rischio igienico-sanitario per chi li utilizza.

Per lavoratori si intendono anche tutti gli addetti presenti all’interno del cantiere, subappaltatori e soggetti che si occupano della vigilanza e direzione dell’opera.

Successivamente, visto il crescente utilizzo dei bagni mobili in altri settori, è stata emanata una normativa europea nel 2012 (UNI EN 16194:2012), che ha inserito altre disposizioni.

Oltre a confermare alcune di quelle previste dal D.Lgs 81/2008, ha aggiunto ulteriori requisiti relativi alle dimensioni dei bagni chimici, alle distanze di installazione e alle dotazioni interne.

È importante conoscerle nel dettaglio per avere la certezza di non star commettendo delle violazioni.

Dimensioni bagni chimici e distanze

Ogni bagno chimico deve essere alto minimo 2 metri e avere una superficie interna di almeno 1 mq, dimensioni ritenute sufficienti per un utilizzo in sicurezza.

Inoltre, ogni bagno mobile deve essere installato a una distanza massima di 100 metri dalla postazione di lavoro. Nel caso il cantiere sia sviluppato su più piani, deve essere presente 1 bagno ogni 2 piani.

Dotazioni interne del bagno chimico

Ogni bagno chimico deve essere dotato di un sistema di ventilazione efficace, una porta apribile sia dall’esterno che dall’interno e di un indicatore che segnala se il bagno è occupato.

La porta deve avere una chiusura automatica e deve poter essere bloccata internamente, ma anche sbloccata dall’esterno, in caso di emergenza.

Le dotazioni interne minime previste per legge sono:

  • Un dispenser di sapone
  • Carta per asciugare le mani
  • Porta carta con la giusta quantità di carta igienica
  • Cestino per i rifiuti
  • Gancio appendiabiti
  • Un sistema di illuminazione (Luci Led)

Per garantire la massima igiene e praticità d’uso, il serbatoio di raccolta deve essere dotato di un sistema di sfiato esterno e deve essere presente una tavoletta per consentire all’utilizzatore di sedersi comodamente. 

Inoltre, il gabinetto deve essere realizzato con materiali plastici o altri materiali resistenti e facili da pulire.

È possibile anche includere attrezzatura supplementare come: lavandino, specchio, mensola angolare, dispositivo antigelo, etc.

Migliore bagno chimico con e senza lavamano

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Si tratta del bagno chimico Rapidloo Star Rec Blu Stark senza lavamano, un dispositivo facile da maneggiare e spostare, grazie all’innovativo sistema di assemblaggio che consente agli operatori di montarlo in pochi minuti e senza utilizzare alcun attrezzo. 

È ideale per l’installazione in cantiere, soprattutto in quelli molto grandi, dove è richiesto un numero elevato di bagni chimici. 

Rispetta tutti i requisiti previsti delle normative vigenti, sia nelle dimensioni che nelle dotazioni, ed è realizzato con materiali di qualità, resistenti e facilmente lavabili.   

È disponibile anche nella versione più accessoriata, con il modello Rapidloo Star Rec con lavamano, per offrire ai lavoratori del cantiere un servizio igienico più completo.

Inoltre, per la manutenzione e la pulizia, consigliamo questo disgregante per wc chimico in confezione da 50 pezzi, indispensabile per il lavaggio del serbatoio.

La sua azione rimuove depositi di materiale organico e batteri presenti all’interno delle acque reflue, prevenendo l’accumulo di cattivi odori e assicurando una maggiore igiene per tutti gli utilizzatori.  

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